Le domande difficili: i bambini li porta la cicogna?
Arriverà un giorno, o forse è già arrivato, in cui a tuo figlio o a tua figlia, la storia della cicogna che porta i bambini non basterà più, per parlare di sesso.
A parte il fatto che non ho mai capito il motivo per cui i bambini debbano credere alla cicogna, animale tra l’altro in via d’estinzione, per affrontare il tema della nascita e della sessualità in genere.
Raccontare ai figli queste storie non solo è poco utile, ma può risultare dannoso. Il pericolo maggiore è tenere fuori dalla famiglia il tema della sessualità, considerarlo un tema off limits, o peggio un tabù. Ecco che spesso famiglie chiedono, e delegano, alla scuola o agli specialisti di trattare questo tema, con l’effetto di passare il messaggio ai figli che loro, i genitori, sono incompetenti in materia. Se infatti ha senso lasciare ad un insegnante specializzato il tema dello studio delle funzioni, delle radici quadrate, della carta magna e di Ottone II, non è bene lasciare ad altri trattare il tema della sessualità.
Informarsi sul tema della sessualità per un genitore deve essere doveroso, non serve certo avere un titolo specialistico per farlo, bastano semplicità e spontaneità. L’importante è anzitutto riportare il tema all’interno della famiglia. La scuola, gli specialisti ben vengano, ma in abbinata e non in sostituzione dei genitori su questo tema.
E’ importante distinguere quelli che chiamiamo “aspetti tecnico – meccanici” (qui potreste scoprire che i vostri figli sono più istruiti di voi) dal tema della relazione e dell’affettività. Si perché parlare di sesso senza parlare di relazione è un errore; il sesso è relazione. Sicuramente bisogna, prima di tutto, abbattere i tabù presenti nei genitori. Ancora la generazione attuale di genitori in Italia, anche se molto più disinibita della precedente, soffre una cultura in cui il tema sesso era poco trattato in famiglia.
Trattarlo in famiglia significa confrontarsi con i propri figli sul terreno dei valori, cioè di cosa ritengo veramente importante per me nella mia vita adesso. Terreno minato, perché presuppone un minimo di riflessione, prima di esporsi. I figli, specialmente gli adolescenti, non lasciano spazio, margine all’ambiguità, e sono bravissimi a smascherare le incongruenze.
Per cui, prima di iniziare a trattare il tema sessualità sarebbe utile porsi, come coppia di genitori, le seguenti domande ed essere sinceri con se stessi:
a) qual’è la tua storia personale in termini di esperienze sessuali?
b) che cosa hai imparato dai tuoi genitori e dal mondo degli adulti quando eri adolescente?
c) che cosa avresti voluto sentirti dire dai tuoi genitori su questo tema?
d) quali sono i tabù ancora attivi in te in termini di sessualità?
Che tu lo voglia o no, tutto questo influisce sulle tue opinioni.
Non che si debba condividere con i figli le risposte a queste domande, ma di sicuro, quando avrete risposto, sarete più oggettivi, liberi quindi nel parlare con i vostri figli.
Il pericolo non è sempre quello di trattare il tema sessualità come un tabù, ma anche quello di trattarlo troppo. Accade spesso che i genitori preoccupati per ciò che possa accadere ai propri figli quando escono con il fidanzatino/a, sottopongono i figli a veri e propri interrogatori: “Vi siete baciati? Sulla bocca?” etc. Il problema è che questi genitori, soprattutto le mamme, vogliono sapere tutti questi particolari perché, secondo loro, bisogna condividere queste esperienze in famiglia! Tutto questo è un falso ideologico, che passa sotto il nome di modernità educativa.
Il tema della sessualità è strettamente legato al tema dell’intimità, e va preservato con grande cura. La condivisione deve essere libera e non obbligata, e poi è giusto che i figli non raccontino proprio tutto ai propri genitori; questo si chiama processo di individuazione e separazione (percorso sanissimo!!!)
Quindi, provate a rispondere alle domande, vi aiuteranno a liberarvi un pò dai preconcetti, dai condizionamenti che tutti noi, volenti o nolenti abbiamo nella nostra mente. E se non riusciamo a farlo da soli facciamoci aiutare da qualcuno che ci guidi in questa impresa.
Non dimentichiamo però che il miglior insegnamento che possiamo dare ai nostri figli è l’esempio, avere genitori consapevoli che i propri comportamenti trasmettono più delle parole, un abbraccio affettuoso, un gesto tenero, uno sguardo amorevole trasmettono più di qualunque insegnamento.
Dott.ssa Maria A. Romano